Sangritana e Honda Industriale Italia hanno siglato un accordo commerciale per il trasporto dei componenti provenienti dall’estremo oriente attraverso il porto di Trieste e destinati allo stabilimento in Val di Sangro.
L’intesa, insieme a quella già esistente per il comparto automotive di Atessa con la Polonia e, recentemente, con la Walter Tosto, segna di fatto una svolta nel sistema dei trasporti regionali in cui Sangritana svolge un ruolo di partner strategico per i collegamenti con l’Asia e Nord Europa lungo la dorsale adriatica.
“E’ una innovazione di sistema”, hanno commentato i protagonisti della sigla durante il convegno che ha visto all’interporto di Manoppello (Pescara) la partecipazione di esperti di settore per parlare dei nuovi scenari del trasporto ferroviario merci e l’impatto della crisi internazionale e quindi della strategia regionale per la logistica ed il trasporto ferroviario delle merci.
La componentistica e i mezzi fabbricati dalla Honda Italia viaggeranno nottetempo sui treni della Sangritana. “Un accordo rilevante e dai risvolti ecologici – ha detto il presidente della storica società lancianese Alberto Amoroso – che consente di parlare di logistica intermodale e sostenibile”.
Per il direttore Honda Italia Marcello Vinciguerra “si tratta di un vantaggio competitivo per la motor-company e la propria filiera” che consente di “ricevere la componentistica con costi più bassi, ma soprattutto con impatto ambientale molto più basso”.
Un esempio anche per altre aziende abruzzesi.
Nella seconda parte della mattinata, i protagonisti dell’ecosistema industriale regionale hanno coralmente evidenziato la necessità di investire nel sistema dei trasporti regionale e nei servizi, poiché la competitività dell’Abruzzo passa attraverso un sistema di trasporti intermodale efficiente e sostenibile.
L’Abruzzo ha grandi potenzialità che possono essere colte con opportuni investimenti in infrastrutture e servizi, è stato detto. In particolare è necessario accelerare le attività programmate nella stazione di Saletti, in val di Sangro, e in quella di Fossacesia, che servono il polo automotive. Occorre, inoltre, investire nella digitalizzazione dei servizi.
Non ultima è la necessità di investire in competenze e per questo si guarda con fiducia agli ITS, Istituti tecnici superiori, che già oggi sono in grado di preparare adeguatamente i giovani verso il loro futuro lavorativo.
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