In termini di marchi, è sempre bene affidarsi a quelli già conosciuti e rinomati. Ciò comporta un duplice vantaggio
ROMA – Il tapis roulant è un punto fermo per tutti quelli che desiderano avere una palestra comodamente a casa. Facile da usare, il tapis roulant è in grado di fornirti un modo semplice per mantenerti attivo. Consulta il miglio portale in Italia su questo tema https://toptapisroulant.it Ad oggi però, esistono un’infinità di modelli di tapis roulant elettrici.
Ogni tapis roulant ha obiettivi di fitness ben definiti, dalle superfici da corsa più delicate ed adatte ad allenamenti leggeri, sulle ginocchia a veri e propri programmi di coaching attivo. In linea di massima i migliori tapis roulant elettrici hanno funzionalità intelligenti, come gli allenamenti prestabiliti e la possibilità di impostare a piacere l’inclinazione dello strumento.
Alcuni tapis roulant sono pensati per un uso professionale e sono, in genere, molto costosi e ingombranti. Altri modelli invece sono studiati per l’uso domestico, hanno un costo nettamente inferiore, un minor ingombro, ma possono essere egualmente di qualità elevata. La scelta dunque, dovrà essere basata principalmente sulle proprie esigenze.
Per poter scegliere il tapis roulant elettrico da casa ideale, devi considerare non solo fattori come il design, ma anche prezzo, dimensioni e, soprattutto, funzionalità presenti. Il prezzo di un tapis roulant elettrico è sicuramente maggiore rispetto ad un modello magnetico. Il costo è inoltre molto variabile, sia in base al marchio, che alla tipologia di prodotto. Sono naturalmente da prediligere materiali di fabbricazione di alta qualità, in modo da assicurare sicurezza e durevolezza del prodotto. Funzioni presenti, motore e livello di comfort sono altri fattori che possono incidere sul prezzo.
In termini di marchi, è sempre bene affidarsi a quelli già conosciuti e rinomati. Ciò comporta un duplice vantaggio.
In primis, un marchio affidabile avrà modelli di alta qualità, conformi alle proprie esigenze e sicuri. Inoltre, non da meno, un’azienda particolarmente conosciuta avrà una rete capillare presente praticamente ovunque nel territorio, in grado di risolvere ogni problema post-vendita, compresa la reperibilità dei pezzi di ricambio.
Tra i marchi più conosciuti: ISE, MoviFitness, Diadora Fitness, Decathlon, Technogym, We R Sports, Kettler, JK Fitness, Fassi e YM.
La scelta del modello è puramente personale e dovrà prevedere la valutazione dello stesso in base a prezzo, funzionalità, design, motore, comfort, durata ed efficienza. Alcuni, tra i migliori modelli di tapis roulant elettrico sono: TAP 100 APP di YM, Diadora Fitness Star 2000, MF60 di MoviFitness, ISE Pieghevole e VidaXL.
Tra questi, il miglior prodotto in assoluto in termini di qualità, è rappresentato da TAP 100 APP di YM, con ben 4velocità e 12 programmi preimpostati, oltre che innumerevoli altri requisiti, tra cui la collegabilità wireless. Diadora Fitness Star 2000 è invece più indicato per i principianti. Dotato di ben 18 programmi di allenamento tra cui scegliere, ha un ottimo rapporto qualità prezzo.
VidaXL invece, ha un tapis roulant compatto, leggero e veramente poco ingombrante. Chiaramente anche le sue caratteristiche saranno minimali. Ad esempio, il motore raggiunge una velocità massima di soli 6 Km/h.
Quali sono le caratteristiche di un tapis roulant Un tapis roulant elettrico, anche se leggero e pieghevole, non passerà certamente inosservato nell’angolo del tuo soggiorno.
La maggior parte dei tapis roulant elettrici moderni possono essere facilmente ribaltati e chiusi per occupare meno spazio, ma sarà comunque difficile spostarli da una stanza all’altra. Generalmente infatti, il peso di questi attrezzi può variare da un minimo di 30 ad oltre 60 kg. Naturalmente, il peso è necessario affinché il tapis roulant rimanga ben saldo al pavimento durante il suo utilizzo.
Il tapis roulant deve necessariamente essere stabile, pertanto tutti e 4 i punti di contatto col terreno devono essere ben allineati al pavimento. Accostarlo ad una parete, ne aumenterà la stabilità. Il tapis roulant dovrà essere posizionato sempre lontano da fonti di umidità e calore.
Una volta scelto dove vogliamo posizionarlo, dobbiamo prendere le opportune misure. Lo strumento dovrà essere scelto sia in relazione alla stanza, che alla statura e peso della persona che intende usarlo. In termini di distanza dal soffitto, è bene considerare circa 38-40 cm in più rispetto alla tua altezza. Dietro al tapis roulant invece, è opportuno lasciare una distanza di circa 1 metro, facendo attenzione anche agli angoli stretti.
Si valuta poi il peso massimo che può supportare. Una maggiore capacità di peso da sostenere corrisponde anche ad una struttura più robusta e affidabile, nonché ad un motore più potente e ammortizzatori più performanti.
Un tapis roulant elettrico ha ovviamente bisogno di elettricità per poter funzionare. A tal proposito, se possibile, è meglio dedicare un circuito elettrico esclusivo al tapis roulant. Ulteriori apparecchi collegati a quello stesso circuito infatti, possono causare un sovraccarico di alimentazione e uno spegnimento involontario dell’attrezzo.
Il motore interno, grazie all’elettricità, andrà ad alimentare il nastro trasportatore adagiato su un sistema di rulli.
Quasi tutti i modelli sono dotati di un pratico manubrio, utile per mantenersi stabilmente al centro del nastro trasportatore mentre è in movimento. Sul manubrio sono spesso presenti anche uno o più schermi LCD, in grado di fornire informazioni utili durante l’allenamento. Tra queste, troviamo la velocità, il tempo trascorso, la distanza e le calorie consumate. Molto spesso, vi troviamo anche l’HRC ossia “Heart Rate Control”, sistema che, attraverso opportuni sensori, è in grado di rilevare la frequenza cardiaca. Tale funzione è importante poiché consente di modulare l’intensità di allenamento per mantenere la frequenza cardiaca costante.
Motore, nastro trasportatore e il nostro utilizzo dello strumento, possono incidere sulla rumorosità del tapis roulant. Prima dell’acquisto è possibile scegliere il modello più silenzioso attraverso prove nei negozi specializzati oppure basandosi sulle recensioni di altri consumatori. Ad oggi, la maggior parte dei modelli sono estremamente efficienti e silenziosi. Eventualmente, l’aggiunta di un tappetino apposito per tapis roulant andrà ad attutire ulteriormente il rumore emesso.
Alcuni tapis roulant elettrici hanno funzioni smart che permettono la scelta di allenamenti completi ed efficaci, dalla modalità per principianti fino a quella intensa, per esperti.
Una volta scelto il programma di allenamento, il tapis roulant imposterà automaticamente velocità, pendenza e durata di allenamento, includendo anche le fasi di riscaldamento e di defaticamento. Molti modelli hanno anche la possibilità di creare e personalizzare i programmi di allenamento. Solitamente, nei tapis roulant professionali, dunque con costi e prestazioni maggiori, si ritrovano almeno 10-12 livelli di velocità distinti.
Attraverso la console è spesso possibile impostare l’inclinazione dello strumento. Aumentare la pendenza del nastro trasportatore implica rendere l’allenamento più realistico e/o intenso, ad esempio, simulando una camminata in salita. La maggior parte dei tapis roulant elettrici possiede la capacità di impostare, automaticamente o manualmente, una pendenza variabile tra 10-40%.
Naturalmente, a seconda del modello acquistato, la console potrà essere maggiormente accessoriata. Nei modelli più sofisticati ad esempio, la console può essere retroilluminata o più grande ed in grado di collegarsi alla rete wireless. Questa potrà essere poi dotata di vani porta accessori, ad esempio per posizionarvi la borraccia di acqua. Nei modelli più economici la console può essere più rudimentale, ma egualmente efficiente. Tutto dipende dal gusto personale.
Che motore deve avere un tapis roulant? Tra le caratteristiche principali che devono essere valutate nella scelta di un tapis roulant vi è indubbiamente la potenza del motore. Quest’ultima infatti, andrà ad influenzare anche la qualità del nostro allenamento.
I motori di cui sono dotati i tapis roulant sono essenzialmente 2: a corrente continua o alternata. Solitamente, gli strumenti pensati per l’impiego casalingo sono costituiti da motori a potenza continua, più semplice da gestire dentro casa. Prodotti più professionali invece, sono alimentati generalmente da corrente alternata. Questa, li rende in grado di essere utilizzati anche per diverse ore di fila.
E’ opportuno scegliere la potenza del motore anche in base al peso di chi andrà ad utilizzare il tapis roulant. Questo infatti, garantirà al nastro trasportatore di resistere all’attrito provocato dall’utilizzo dello strumento. Generalmente, per individui che pesano 60-80 kg, può andare bene una potenza del motore tra i 2.00/2.50 HP. Pesi maggiori ovviamente, comportano potenze superiori. Ad esempio, tra gli 80-100 kg è opportuno scegliere una potenza compresa tra i 2.50/3.00 HP.
Va da sè che, maggiore è la potenza del motore, superiori saranno durata e performance del prodotto. A tal proposito, nella scheda tecnica del tapis roulant sono riportate anche velocità minima e massima. Discostarsi da tali valori implica, non solo danneggiare lo strumento, ma anche compromettere la sicurezza di chi lo usa. Per esempio, usare il tapis roulant sotto la soglia minima di velocità consigliata, potrebbe causarne il surriscaldamento.
Larghezza del tapis roulant: ecco le dimensioni Altro parametro da considerare prima dell’acquisto di un tapis roulant elettrico è dato dal nastro trasportatore. Questo infatti, dovrà necessariamente adattarsi alle tue esigenze, ma anche a peso e statura. Per scegliere il modello di tapis rulant elettrico ideale, devi valutare lunghezza, larghezza e velocità supportata dal nastro trasportatore.
Ad esempio, per individui compresi la cui altezza è compresa tra 150-170 cm, velocità e lunghezza del nastro trasportatore, possono essere rispettivamente compresi tra 14-20 km/ e 135-145 cm. Per stature maggiori invece si può optare per una velocità massima di 22 km/h, con una lunghezza del nastro trasportatore di almeno 140-150 cm.
Anche la larghezza del nastro è una delle caratteristiche rilevanti. Va da sé che, più largo sarà il nastro trasportatore, maggiore sarà la tua stabilità sullo stesso. Il nastro trasportatore dovrà essere abbastanza largo da garantire stabilità anche aumentando la velocità di allenamento. In linea generale, possono andare bene nastri trasportatori di minimo 40 cm. Tuttavia, dipende molto dal tipo di allenamento che si intende eseguire. Ad esempio, per corse la cui velocità è superiore a 14 km/h, la larghezza andrà incrementata fino a 50-55 cm.
Quanti cavalli deve avere un buon tapis roulant? La potenza del motore interno di un tapis roulant elettrico, che sia a corrente continua o alternata, è sempre espresso in cavalli.
Nei modelli più semplici, il cui uso è pensato esclusivamente per l’ambiente domestico, i cavalli sono generalmente compresi tra 1,5 e 3,5 Hp. Nei modelli professionali invece si può arrivare fino a 6 Hp. Anche la potenza di base, come i maggiori parametri riguardanti il tapis roulant, è da scegliere in base alla tipologia di allenamento ed alla fisiologia di chi lo utilizzerà.
Maggiore è il peso di quest’ultimo, superiore sarà la potenza da scegliere. Individui compresi tra 60-80 kg, possono optare per una potenza tra 2-2,5 Hp. Per pesi maggiori, ad esempio 120-150 kg, sarà necessaria una potenza di 3,5-4 Hp. Per quanto riguarda la tipologia di allenamento invece, se si desidera usare il tapis roulant esclusivamente per corse o camminate sotto i 30 minuti, si può optare per un motore a 0,25 Hp. Allenamenti intensivi, richiedono anche una potenza superiore.
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Milioni di utenti in Italia stanno segnalando le anomalie di funzionamento su WhatsApp che non funziona. Non è possibile ricevere e inviare messaggi
COSENZA –WhatsApp va down e presenta problemi di connessione al server. Milioni di utenti in Italia stanno segnalando le anomalie di funzionamento al servizio di messaggistica di Meta. Su WhatsApp, al momento, non è possibile ricevere e inviare messaggi e compare la classica iconcina dell’orologio che comunica che il messaggio non viene consegnato. Oltre all’applicazione per dispostivi mobile, al momento è impossibile anche utilizzare WhatsApp Web sul proprio browser e le segnalazioni su piattaforme come Downdetector stanno crescendo a grande velocità con migliaia di segnalazioni.
I problemi sono stati segnalati da poco meno di un’ora. Non si conoscono ancora le cause del problema che fatto smettere di funzionare i social mentre è partito l’hashtag #whatsappdown. Al momento, invece, nessun problema viene segnalato su Facebook.
Dalle infrasstrutture tecnologiche a quelle indispensabili per il futuro di una regione. Cosa manca e cosa c’è da fare
COSENZA – I nubifragi di ottobre hanno messo a dura prova il tessuto idrogeologico della Calabria e in particolare della provincia di Cosenza. È vero che stiamo assistendo a dei mutamenti devastanti, con piogge molto forte e afa che supera tranquillamente i 40°.
Ciò, però, non toglie come questa terra nel profondo Sud sia stata davvero martoriata in tal senso. Dire che bisogna invertire la rotta è ormai un fatto certo e acclarato. Ma quali sono le conseguenze in tal senso? Eccone alcuni.
Costa meno fare manutenzione ordinaria che riparare i danni del maltempo. Ma, nonostante ciò, sembra che non si faccia nulla, al netto degli interventi tampone che a poco servono. Ovviamente, intervenire prima che avvengano disastri, prima che succeda qualcosa, non porta voti. Perché la programmazione, in Italia, è una cosa che non porta benefici in termini elettorali.
Perché i frutti si hanno solo tra qualche anno, dopo il ‘giro’ elettorale. In ogni caso, però, si rischia seriamente di arrivare a un punto di non ritorno. Il terreno, sollecitato ogni volta dalle forti temperature – compreso il caldo – non sempre riesce a reggere e può non solo crollare ma a tratti essere irreparabile. Con delle conseguenze da far tremare i polsi.
Basta andare un po’ nelle Marche per comprendere come il maltempo estremo abbia fatto dei danni notevoli. E di questi tempi praticamente nessuno può permettersi il lusso di rialzarsi di nuovo da zero per l’ennesima volta. Anche perché le forze economiche non sono più belle di una volta e, quindi, a quel punto di preferisce mollare. Questo è per chi ha già un’attività avviata. Ma chi investe in Calabria, al di là dei problemi strutturali, sapendo che da un momento all’altro potrebbe venire giù un acquazzone e l’attività andare in frantumi? Ovvio che, detta così, nessuno ci verrebbe. Avere un manto stradale ottimale, delle fognature che sappiano fare il loro dovere, non è solo un vantaggio diretto per la popolazione. Ma è anche un vantaggio indiretto poiché tante aziende sarebbero invogliate a trasferirsi qui, complice anche il basso costo della vita.
La Frecciarossa ferma a Salerno e ci sono zone in cui il digital divide è così forte che la connessione internet non basta neppure per fare le cose basilari: giocare online con il proprio smartphone. Basterebbe dire questo per dare il senso della misura di ciò che c’è in Calabria dal punto di vista dell’innovazione e dei trasporti, al netto di qualche eccellenza invidiata in tutta Italia e che rappresenta, purtroppo, una eccezione. E quando il trasporto pubblico è assente, la connessione internet non è delle migliori, basta una pioggia più intensa per isolare i paesini che sono in montagna o anche generare delle forti difficoltà per chi abita in città più grandi, come Cosenza e Catanzaro. Siamo ancora in tempo per intervenire e far emergere tutte le potenzialità della Calabria.
L’Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani: “individuare parametri migliori, metodi diversi di valutazione dei progetti che sono necessari”
ROMA – Annullare il bando sulla “Rigenerazione urbana” , riscrivendolo tutto. La richiesta arriva dall’Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani, che evidenzia il forte dibattito che si è aperto dopo la pubblicazione della graduatoria del bando realtivo ai Comuni fino a 15mila abitanti, tra gli Enti locali e anche sui media, relativo alle “dimensioni territoriali” delle misure di investimento statali e in particolare del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza Il tema è “centrale per il Paese, per il nuovo Governo e per il nuovo Parlamento”, visto che “non vi è crescita e uscita dalle crisi senza territori più uniti e più coesi”.
Con l’uso dell’Indice di vulnerabilità sociale e materiale preso come parametro per la graduatoria o altri parametri dati dai bilanci dei Comuni, “non si premia il merito dei progetti – afferma il presidente Marco Bussone. – Si fanno graduatorie finte e distorte, che fanno male ai sindaci e alle comunità. Finanziare così, in quel modo, non ci serve. Crea solo polemiche, genera arrabbiatura contro Stato e Ministeri, contrappone i sindaci”.
“L’assegnazione delle risorse è da rifare in modo efficace e rispettosa dei territori, delle esigenze delle dimensioni territoriali per una vera ‘rigenerazione urbana’ nei Comuni con meno di 15mila abitanti. Non servono al Paese le separazioni generate tra chi ha o meno risorse per investimenti. Si riscriva tutto – conclude Bussone – e si faccia più attenzione alle geografie nella piena attuazione del Pnrr e nella assegnazione di altre risorse. Alle polemiche sostituiamo impegno civico per rigenerare unità nel Paese”.
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