L'allarme della Nato: Putin si prepara a test nucleare. A Kiev si distribuiscono pillole di iodio - Zelensky: decine i villaggi liberati questa settimana

2022-10-26 12:44:13 By : Ms. Alisa Geng

Sono "decine" i villaggi liberati" questa settimana" nell'est e nel sud dell'Ucraina, afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando un'avanzata "rapida e potente" delle forze ucraine nel sud del Paese.

"In linea con le aspettative calcolate, la pressione in entrambe le linee del gasdotto Nord Stream 1 si è stabilizzata a partire da lunedì 3 ottobre 2022". Lo scrive l'operatore del gasdotto Nord Stream in una nota. "Ad oggi, Nord Stream AG non è in grado di ispezionare le sezioni danneggiate del gasdotto per mancanza delle necessarie autorizzazioni richieste in precedenza", si legge ancora nella nota.

Il sostegno militare degli Stati Uniti all'Ucraina "spinge la situazione più vicina al pericoloso punto di un confronto militare diretto tra Russia e Nato". Lo ha dichiarato il vicedirettore del dipartimento per la non proliferazione e il controllo delle armi del ministero degli Esteri di Mosca, Konstantin Vorontsov, durante un incontro all'Onu. Lo riferisce la Tass.

La richiesta ucraina di adesione alla Nato è stata consegnata al segretario generale dell'Alleanza Atlantica. Lo scrive Kyiv Independent. Gli ambasciatori dei paesi membri discuteranno la richiesta a Bruxelles, ha riferito Ihor Zhovkva, vice capo dell'ufficio della presidenza ucraina. Nove membri europei della Nato hanno firmato una dichiarazione a favore dell'ammissione di Kiev, dopo che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha deciso il 30 settembre di chiedere un percorso rapido per l'adesione. Il passo arriva dopo che la Russia ha dichiarato illegalmente l'annessione di quattro regioni ucraine. Per entrare nella Nato serve il paese favorevole di tutti i 30 paesi membri dell'Alleanza.

Il presidente della Banca centrale ucraina, Kyrylo Shevchenko, ha annunciato le sue dimissioni “per ragioni di salute, che non possono più essere ignorate”. Lo ha scritto lo stesso presidente sul proprio profilo Facebook. “Ho firmato la mia lettera di dimissioni e ho chiesto al presidente dell'Ucraina di accettarle. Ringrazio il presidente dell'Ucraina per la fiducia riposta in me e per il lavoro che siamo stati in grado di fare insieme prima e durante la guerra”, si legge nel post di Shevchenko, che era stato nominato 7 mesi fa.

Colloquio telefonico tra il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. Lo fa sapere una nota di FdI, in cui si spiega "che nel corso della conversazione, Zelensky si è congratulato con Meloni per la vittoria di Fratelli d'Italia alle elezioni politiche e si è detto certo di poter contare su una proficua collaborazione con il prossimo Governo italiano. Zelensky ha ringraziato, inoltre, per il sostegno dell'Italia anche in merito al nuovo decreto sull'invio delle armi appena esaminato dal Copasir e ha formulato l'auspicio che Meloni possa recarsi quanto prima a Kiev". 

“Le forze di difesa ucraine hanno liberato 1.534 insediamenti occupati dalle truppe russe, di cui 483 nella regione di Kharkiv”. Lo ha annunciato il vice capo dell'Ufficio presidenziale ucraino, Kyrylo Tymoshenko, in un briefing, come riporta Ukrinform.

Dopo il presunto sabotaggio dei gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico, la polizia danese ha dichiarato oggi di aver ricevuto segnalazioni di voli non autorizzati di droni vicino a giacimenti di gas nel Mare del Nord, a seguito di incidenti simili sul lato norvegese. "Abbiamo avuto segnalazioni di droni nel Mare del Nord durante il fine settimana", ha spiegato un portavoce della polizia all'Afp. Secondo la rivista specializzata Danish Offshore Industry, sono stati osservati droni vicino al giacimento di gas Roar, operato dal gruppo francese Total Energies, a più di 200 km dalla costa occidentale della Danimarca.

Questa è la seconda volta in una settimana che vengono segnalati simili incidenti. Giovedì il quotidiano Ekstra Bladet ha riportato attività "non autorizzata" di droni sul campo Halfdan B, sempre operato dal colosso francese. Con il presunto sabotaggio dei gasdotti che collegano la Russia alla Germania nella sua Zona economica esclusiva, la Danimarca ha rafforzato la sicurezza intorno alle sue infrastrutture energetiche. La Norvegia ha seguito l'esempio, ritenendo i suoi impianti di petrolio e gas un potenziale obiettivo. Per giustificare la maggiore sicurezza nella zona, le autorità norvegesi hanno citato un numero crescente di avvistamenti di droni vicino a installazioni petrolifere.

"Le forniture di armi all'Ucraina non aiutano a risolvere il problema del caro-bollette". Lo scrive sul suo profilo Facebook l'ambasciata della Federazione russa a Roma.

"Non c'è per il momento alcun motivo  perché la Russia faccia uso di armi nucleari tattiche", ha affermato  l'ambasciatore russo a Parigi, Alexeï Meshkov, in un'intervista a  CNews. "In primo luogo, non siamo noi ad aver iniziato a usare l'arma  nucleare, sono stati gli Occidentali", ha aggiunto, ricalcando le  parole di Putin sul precedente degli Stati Uniti. "I ministri di  alcuni Paesi della Nato hanno dichiarato che nei loro Paesi ci sono armi nucleari", ha sottolineato. "La dottrina nucleare russa è molto  precisa. In due sole circostanze è giustificato l'uso di una tale  arma. Un attacco nucleare contro la Russia e i suoi alleati o un  attacco convenzionale che minacci l'esistenza stessa del nostro Stato", ha ricordato. "Il nostro Paese è democratico. Ci sono alcune  personalità politiche che si pronunciano sull'argomento. Ma per il  momento non c'è ragione di usare armi nucleari tattiche".

"Erano servi ora sono schiavi". La  superstar russa, Alla Pugaceva, bolla così chi l'ha attaccata dopo la  sua presa di posizione contro la guerra in Ucraina. "Mio Dio! Che  gioia essere odiata dalle persone che non ho mai potuto sopportare. Se erano dei miei fan, vuol dire che ho cantato e vissuto invano. Il  motivo è chiaro. Lasciamoli a digrignare i denti. Erano servi, ora  sono schiavi", ha scritto la diva 73enne su Instagram, rilanciata da  Meduza e Moscow Times. Il riferimento è a quanti  l'hanno criticata dopo che il 18 settembre ha esortato a mettere fine "alla morte dei nostri ragazzi per obiettivi illusori che hanno reso il nostro paese un paria". Pugaceva nei giorni scorsi è tornata con i figli in Israele, dove si era stabilita col marito dopo l'invasione dell'Ucraina. 

L'India è pronta a svolgere un ruolo di mediazione tra l'Ucraina e la Russia per la soluzione del  conflitto. Lo ha detto il primo ministro indiano, Narendra Modi, nel  corso di un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr  Zelensky. ''Ha espresso la sua ferma convinzione che non ci può essere una soluzione militare al conflitto e ha detto che l'India è pronta a  contribuire a qualsiasi sforzo per la pace'', si legge in una nota  diffusa dall'ufficio di Modi al termine della conversazione con  Zelensky. ''Il premier ha sottolineato l'importanza che l'India  riconosce alla sicurezza dei siti nucleari, compresi quelli in  Ucraina'', recita la nota.

Quasi un milione di persone ha lasciato la Russia dall'inizio della mobilitazione voluta dal presidente russo Vladimir Putin. Lo scrive Forbes citando una fonte a conoscenza delle stime del Cremlino. Un altro interlocutore nell'amministrazione presidenziale ha spiegato a Forbes che si tratta di 600.000-700.000 russi e che, allo stesso tempo, non è possibile al momento calcolare quante persone hanno lasciato il Paese per motivi turistici. Il ministro degli Affari interni del Kazakistan, Marat Akhmetzhanov, riporta sempre Forbes, ha affermato che dallo scorso 21 settembre 200.000 cittadini russi sono entrati nel Paese.

La bandiera ucraina è stata ufficialmente innalzata sulla città di Lyman nel Donetsk, liberata nei giorni scorsi dalle forze russe. Lo afferma Pavel Kirilenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, su Telegram, spiegando che alla cerimonia c'era il comandante delle forze di terra delle forze armate ucraine, il colonnello generale Alexander Syrsky. Kirilenko ha osservato che è troppo presto per i residenti evacuati tornare a Lyman dove è in corso un'operazione di sminamento su larga scala.

Le truppe russe stanno costruendo un "confine di Stato" a Vasylivka, nella regione di Zaporizhzhia, l'unico insediamento attraverso il quale è possibile lasciare i territori occupati. Lo rende noto Oleksandr Starukh, capo dell'amministrazione militare regionale, citato da Ukrinform. "A Vasylivka stanno cercando di creare un confine di Stato, come credono, con tutte le regole di attraversamento che hanno inventato. Agli uomini in età di leva non è permesso attraversarlo. Il transito dal territorio occupato è stato bloccato da entrambe le parti. Gli occupanti cercano di costruire un confine come hanno fatto in Crimea e nel Donbass", ha riferito Starukh. E ha aggiunto che nell'ultimo giorno solo 43 persone sono riuscite a lasciare i territori temporaneamente conquistati dall'Ucraina attraverso Vasylivka, mentre la scorsa settimana erano state 1.500-2.000 persone al giorno. Intanto continuano i bombardamenti russi sulle infrastrutture civili nella regione di Zaporizhzhia: solo ieri sono stati lanciati 114 colpi, 90 dei quali hanno preso di mira obiettivi civili situati in 23 insediamenti.

La bandiera ucraina è stata issata dalle forze di Kiev nel villaggio di Davydiv Brid, nella regione di Kherson. Lo ha riferito su Facebook il deputato Roman Lozynskyi, che presta servizio nelle forze di difesa di Kiev. Davydiv Brid è stata "violentata dall'occupazione russa. Diventerà una delle perle dei nostri viaggi attraverso il sud dell'Ucraina dopo la vittoria. Incontriamoci sul fiume Inhulec!", ha scritto. L'avanzata della controffensiva ucraina nel sud sta proseguendo con la riconquista di diverse località, dopo che ieri la Difesa di Mosca ha ammesso lo sfondamento delle sue linee di difesa a Kherson.

Il profilo Twitter di Alexei Navalny ha pubblicato un video nel quale viene annunciata la riapertura della rete organizzativa dell'attivista ostile al Cremlino, che era stato arrestato il 17 gennaio 2021 al suo ritorno in Russia. "Il quartier generale di Alexei Navalny riprende il lavoro!", annuncia un tweet. "Durante la campagna presidenziale di Navalny, avevamo creato un'enorme rete regionale. Avevamo dozzine di sedi in tutto il Paese e migliaia di volontari", si legge nella presentazione del video che comunica la ripresa delle attività, "un anno fa Putin, preparandosi alla guerra, decise di distruggere tutto questo. Ma ora siamo tornati! Ci opporremo a Putin e alla sua sanguinosa e insensata guerra con l'Ucraina. Pertanto, ricostruiremo una rete di contatti in tutta la Russia".

"Abbiamo bisogno di tutti: artisti, avvocati, hacker o semplicemente persone disposte a stampare e consegnare volantini. Tutti quelli che capiscono che ora si deve fare la propria parte per aiutare gli altri", è l'appello di Navalny, "decine di migliaia di persone in Russia e Ucraina sono già morte e, se non si fa nulla ora, altre centinaia di migliaia moriranno. Facciamo tutto il possibile per impedirlo".

Gli avvocati russi sono sopraffatti dalle richieste di aiuto dei cittadini russi che cercano di eludere la mobilitazione decretata dal presidente Vladimir Putin per combattere in Ucraina. Lo ha detto a Reuters Sergei Krivenko, che dirige Citizen Army Law, un gruppo per i diritti umani composto da una decina di avvocati. "Lavoriamo 24 ore su 24", ha dichiarato all'agenzia di stampa. "Le persone sono strappate dalle loro vite normali. È una mobilitazione illimitata in tempo in guerra. Può durare mesi o anni. La gente potrebbe non tornare. È praticamente impossibile lasciare l'esercito. L'unica soluzione è la morte, il ferimento o il carcere per aver disobbedito agli ordini. Chi viene a trovarci è in preda al panico. Non capiscono cosa sta succedendo. Mobilitano chiunque. E la legge li autorizza a reclutare chiunque", ha aggiunto l'avvocato Krivenko.

 "Siamo d'accordo sul fatto che l'integrità territoriale dell'Ucraina sia inviolabile. L'annessione dei territori realizzata sulla base di referendum farsa è contro il diritto internazionale e senza alcun valore". Lo ha detto a Berlino il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in conferenza stampa con il collega olandese, Mark Rutte. "Continueremo a dare sostegno alla difesa contro l'invasione russa anche con la fornitura di armi", ha aggiunto.

In Russia, è stato avvistato in movimento verso il fronte ucraino un enorme treno merci che ha equipaggiamento militare specializzato e che è associato alla divisione armata nucleare segreta del Ministero della Difesa russo. Lo riporta la stampa britannica ma la notizia è apparsa per la prima volta nel weekend su un canale filorusso. Il treno è collegato alla dodicesima direzione del ministero della Difesa, specializzata nello stoccaggio, la manutenzione e la fornitura di armi nucleari. Secondo la stampa britannica “Il treno si è mosso attraverso la Russia in direzione della linea del fronte ucraino e potrebbe indicare che il presidente russo Vladimir Putin stia preparando un test per mandare un segnale all'Occidente”.

Igor Murashov, direttore generale della centrale nucleare di Zaporizhzhia, arrestato e poi rilasciato nei giorni scorsi dalle truppe russe, è stato espulso dopo aver confessato di avere legami con i servizi segreti ucraini (Sbu). Lo riporta il canale televisivo "Russia 24", citando lo stesso Murashov. "Ho comunicato con Igor Viktorovich Kazemirsky, un dipendente dello Sbu, tramite messaggistica istantanea. L'essenza della comunicazione era che trasmettevo informazioni sullo stato attuale delle cose nella centrale nucleare", riferisce Murashov nella storia. Il canale televisivo russo ha mostrato filmati dell'espulsione di Murashov nel territorio controllato da Kiev nella regione di Zaporizhzhia, "per aver screditato le autorità della Federazione russa". L'ormai ex direttore della centrale - da marzo sotto il controllo di Mosca - ha inoltre dichiarato che a bombardare l'impianto sono state le forze ucraine.

E' l'aeroporto polacco di Rzeszow, vicino al confine ucraino, lo scalo dove gli Stati Uniti e gli alleati della Nato fanno giungere le forniture di armi da consegnare a Kiev. Lo ha dichiarato, durante una riunione con i vertici militari, il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, riporta Ria Novosti. "Sappiamo delle consegne sistematiche di armi e equipaggiamento militare da parte degli Stati Uniti e di altri paesi della Nato attraverso l'aeroporto polacco di Rzeszow", ha detto il presidente bielorusso. "Ogni giorno arrivano circa una dozzina, a volte di più, di aerei da trasporto americano. Lukashenko ha poi sottolineato che "un certo numero di paesi europei" sta partecipando al sostegno militare all'Ucraina inviando vecchie attrezzature e armi di cui non hanno bisogno. "E' in corso una sorta di smaltimento", ha detto il leader di Minsk.

Diversi missili hanno colpito Kharkiv durante la notte, danneggiando le sue infrastrutture e provocando interruzioni di corrente. Il governatore di Kharkiv Oleh Synehubov ha dichiarato su Telegram che una persona è stata uccisa e almeno altre due, tra cui una bambina di 9 anni, sono rimaste ferite.

"Conformemente al decreto del presidente della Federazione russa, dal 21 settembre è stata effettuata una mobilitazione parziale nel Paese. Oggi nelle forze armate sono arrivate più di 200.000 persone". Lo ha affermato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, citato da Ria Novosti. "L'addestramento del personale delle unità formate viene effettuato in 80 campi di addestramento e in sei centri di addestramento", ha aggiunto Shoigu.

In Russia, con decreto presidenziale del 21 settembre è stata annunciata una mobilitazione parziale, si prevede di richiamare 300.000 riservisti, ovvero poco più dell'1% della risorsa di mobilitazione totale della Federazione russa, ricorda Ria Novosti.

 "Raggiungere la pace in Ucraina è impossibile senza soddisfare le richieste della Russia". Lo dice il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.

Putin starebbe preparando le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell'Ucraina. E' quanto si legge sul britannico Times che cita un'informativa inviata dalla Nato agli Stati membri. Si tratta di un rapporto dell'intelligence in cui si avverte di possibili azioni di Mosca fra cui quella di testare il drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica.

Secondo una fonte di alto livello  della difesa occidentale citata dal Times, la dimostrazione di forza più probabile da parte di Putin tramite il ricorso a ordigni atomici avverrebbe nel Mar Nero. Ma "non è impossibile" che il leader del Cremlino possa utilizzare un'arma nucleare tattica in Ucraina. In quel caso però i rischi per i russi sono più alti: "Potrebbero sbagliare e colpire accidentalmente una città russa vicino al confine ucraino come Belgorod", ha detto la fonte.

Il Consiglio comunale di Kiev riferisce che sta fornendo ai centri di evacuazione pillole a base di ioduro di potassio in preparazione per un possibile attacco nucleare alla capitale, che è la città più grande dell'Ucraina. Le pillole di iodio possono aiutare a bloccare l'assorbimento delle radiazioni nocive da parte della tiroide se assunte appena prima o immediatamente dopo l'esposizione a radiazioni nucleari. Le pillole verranno distribuite ai residenti nelle aree contaminate da eventuali radiazioni nucleari se sarà necessario evacuarli, ha fatto sapere il Consiglio comunale in una nota. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato giorni fa che userà "tutti i mezzi a nostra disposizione" per vincere la guerra.

Un video sui canali pro-Cremlino Telegram mostra un treno militare nella Federazione Russa, appartenente all'unità russa associata alle armi nucleari. Le immagini pubblicate mostrano il movimento di un enorme treno merci che trasportava attrezzature militari speciali. È improbabile che tale equipaggiamento militare fosse in prima linea in Ucraina. Il britannico Daily Mail ha ripreso le immagini e scrive che questi mezzi corazzati per il trasporto di personale sono in servizio presso la 12a direzione principale del ministero della Difesa russo. Questa unità militare russa controlla i missili nucleari ed è una parte fondamentale del programma nucleare di Putin.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha firmato il decreto con cui sancisce formalmente l'impossibilita' di condurre negoziati col capo del Cremlino, Vladimir Putin, come suggerito dal Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina.     Dopo l'annessione da parte dei Mosca di quattro territori ucraini, in seguito a referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale, Zelensky aveva già annunciato che non avrebbe mai negoziato con una Russia guidata da Putin. 

 "L'opinione prevalente qui - afferma Pier Francesco Zazo, ambasciatore d'Italia a Kyiv, a 24 Mattino su Radio 24 -  è che non ci sono segnali imminenti di un utilizzo di armi nucleari da parte russa. Qui si ritiene - parlando qui con i vari esponenti governativi - che Putin stia alzando la posta in gioco, poiché in difficoltà sul piano militare e starebbe adottando una nuova strategia della paura e del terrore psicologico da un lato per ridurre gli ucraini ad avanzare meno velocemente sul fronte, e anche un segnale inviato alle opinioni pubbliche dei paesi occidentali affinché riducano i loro aiuti finanziari e militari all'Ucraina. Dunque, l'opinione prevalente è che il Cremlino non minacci il ricorso alle armi nucleari ma in realtà al momento non intenda farlo. Questo perché ritengono qui a Kiev che Putin si troverebbe isolato anche sul lato internazionale, anche la Cina, l'India, i paesi benevolmente neutrali, probabilmente a questo punto lascerebbero la Russia completamente isolata. Inoltre, credono che si attenderebbero nel caso veramente in cui il Cremlino dovesse ricorrere all'utilizzo di armi nucleari tattiche, che ci sarebbe una reazione dura da parte dei paesi occidentali. Però va anche detto che non escludono l'ipotesi che se Putin dovesse sentire minacciata la sopravvivenza del suo regime, potrebbe anche ricorrere all'uso di armi nucleari".

Sono più di 200.000 i russi che si  sono recati nel vicino Kazakistan da quando il Cremlino ha annunciato  una mobilitazione "parziale" dei riservisti mentre prosegue il  conflitto in Ucraina dopo l'invasione russa del Paese. I numeri  arrivano dal ministro degli Interni del Kazakistan, Marat  Akhmetzhanov, che ha anche precisato che dal 21 settembre in circa  147.000 sono partiti dal Kazakistan.        "Ieri più di settemila cittadini russi sono arrivati in Kazakistan,  mentre circa 11.000 sono partiti", ha detto il ministro. Non sono  previsti limiti per gli ingressi, ha sottolineato. E ad oggi, ha  affermato, sono state presentate 68 richieste per la cittadinanza.    

 Gli ucraini che sono fuggiti dalle regioni annesse da Mosca hanno un mese per accettare o rifiutare la cittadinanza russa, come ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo.     Il viceministro, Evgheni Ivanov, ha affermato che il processo di "passaportizzazione" russa nei territori ucraini appena annessi seguirà il modello utilizzato in Crimea, la penisola sul Mar Nero annessa nel 2014. I residenti di Zaporizhzhia, Kherson, Lugansk e Donetsk che risiedono in altri Paesi "devono fare una scelta entro un mese" sulla loro cittadinanza, ha detto Ivanov all'agenzia di stampa Ria Novosti, ma senza specificare se ci saranno rischi per gli abitanti di questi territori in possesso solo di cittadinanza ucraina. 

Le forze armate ucraine si sono quasi avvicinate al confine amministrativo nord-occidentale della regione di Lugansk. Lo afferma Sergei Gaidai , capo dell'amministrazione militare regionale di Luhansk, come riporta Ukrainska Pravda. 

A dispetto dei recenti referendum nei territori ucraini e dell'escalation della tensione nella guerra in Ucraina, Mosca e Washington continuano i contatti sullo scambio di detenuti: lo ha riferito una fonte diplomatica all'agenzia russa Ria Novosti. "Il lavoro sta andando avanti, I contatti non sono stati interrotti", e sono affidati non al ministero degli Esteri, ma ai servizi speciali, ha spiegato la fonte all'agenzia.    La Casa Bianca lavora ormai da settimane al ritorno in Usa dei due cittadini Usa detenuti in Russia, la giocatrice di basket Brittney Griner e l'ex militare Paul Whelam, per i quali il presidente Joe Biden si è detto pronto a esplorare "tutte le strade possibili". In cambio gli Usa dovrebbero consegnare il trafficante d'armi russo Viktor Bout.  

Le truppe ucraine hanno sfondato le posizioni russe sul fiume Dnepr a nord-est di Kherson, una città strategica controllata dai russi nell'Ucraina meridionale. L'avanzata è stata segnalata dall'esercito russo e da funzionari insediati dalla Russia nella regione. C'è un pesante fuoco difensivo russo, dicono. Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato che "ci sono nuovi insediamenti liberati in diverse regioni". A est, le forze ucraine si sono spinte nella regione di Luhansk controllata dai russi. Il presidente Zelensky ha affermato che "gli aspri combattimenti continuano in molte aree", nel suo discorso serale alla nazione, ma non ha fornito dettagli. Sabato le sue forze hanno riconquistato l'importante città hub di Lyman a est, situata vicino al confine regionale di Luhansk. L'esercito russo aveva trasformato Lyman in una base logistica.

"La procedura legale per formalizzare lo status costituzionale dei nuovi 'sudditi' della Federazione Russa richiederà diversi giorni e dovrebbe essere completata questa settimana". Lo ha detto a RIA Novosti il deputato della Duma di Stato della regione della Crimea Konstantin Bakharev. La Duma di Stato lunedì in sessione plenaria ha ratificato all'unanimità i trattati e adottato leggi costituzionali federali sull'ingresso delle regioni DPR, LPR , Kherson e Zaporozhye in Russia e la formazione di nuovi soggetti.

Le forze di Mosca sono “sulla difensiva” nella regione meridionale di Kherson, appena annessa dalla Russia dopo i referendum farsa.  Lo riferisce il Pentagono, confermando quanto ammesso ieri dal Portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. “Giù nella regione di Kherson, dove l'Ucraina sta conducendo la sua controffensiva, i russi sono essenzialmente in una posizione difensiva.  Stanno combattendo, ovviamente, ma sono in una posizione difensiva. Invece più a nord, a Bakhmut, stanno attaccando”, ha riferito un alto funzionario della difesa statunitense. 

Gli Stati Uniti invieranno presto all'Ucraina quattro nuovi sistemi missilistici avanzati, nell'ambito di un nuovo pacchetto di aiuti militari da 625 milioni di dollari, che dovrebbe essere annunciato martedì. Lo hanno riferito funzionari dell'Amministrazione. Si tratterebbe dei primi sistemi Himars (High Mobility Artillery Rocket Systems) che verrebbero inviati all'Ucraina a partire dalla fine di luglio, portando il totale a 20.